Il Castello
Posto sulla cima di un pendio a 470 metri di altitudine, il medievale Castello di Poreta, da cui è possibile ammirare in tutta la sua suggestiva bellezza l’intera piana compresa tra Spoleto e Trevi, si presenta oggi come un recinto di forma poligonale quasi interamente conservato. Fornito di due entrate – la prima verso valle, in direzione del sottostante borgo abitato, la seconda a mezza costa e prossima alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia – il Castello conserva, all’interno delle alte mura, un uliveto secolare disposto a terrazze, dove ancora si scorgono le rovine di antiche abitazioni.
La Storia
Là dove ora sorge il Castello di Poreta anticamente vi era una villa, divenuta solo verso la fine del 1200 un borgo fortificato. Verso la seconda metà del 1400, causa le frequenti scorribande di compagnie di ventura, intorno all’antico borgo venne eretta una cinta muraria. Nacque così, secondo la più tipica tradizione dell’Italia centrale, un vero e proprio agglomerato urbano formato da alcune decine di abitazioni addossate l’una sull’altra. Tale borgo divenne il vero e proprio punto focale di un più vasto insediamento abitativo sparso tra il pendio e la piana di Spoleto. Verso la seconda metà del ‘700, in seguito al violentissimo terremoto del 1703, il Castello venne progressivamente abbandonato. La popolazione, infatti, costruì fuori dalle mura le proprie case usando le stesse pietre delle precedenti abitazioni ormai distrutte. A seguito di un nuovo sisma avvenuto nel 1781, il vescovo Francesco Loccatelli diede avvio ai consistenti lavori di ristrutturazione della medievale Chiesa di San Cristoforo, costruita posteriormente al Castello nella seconda metà del ‘400 e in seguito intitolata a Santa Maria della Misericordia. La chiesa, ricostruita grazie a numerose donazioni, con una architettura di stampo settecentesco che ne rinforzava le mura modificando l’originaria impronta medievale, venne dedicata a Santa Maria della Misericordia, in virtù del fatto che all’interno vi era custodita un’immagine miracolosa della Madonna, risultata illesa dai danni dei terremoti.
Nel 1828, Leone XII donò alla Cappella di S.M.della Misericordia i terreni interni al Castello dove un tempo sorgeva il borgo abitato.
Successivamente, nel 1867, a seguito delle leggi di conversione promulgate dal Regno d’Italia, i possedimenti della Cappella di S.M. della Misericordia contenuti entro le mura del Castello di Poreta vennero acquistati dalla famiglia Pranzetti che ne ha fino ad oggi mantenuto la destinazione e l’aspetto originario.
Poreta
Dominata dall’antico Castello, Poreta è oggi una suggestiva località a pochi km da Spoleto, che grazie ad alcuni fattori si propone come luogo di interesse turistico, naturalistico, culturale e gastronomico:
Primo fra tutti la sua posizione che la vede collocata in un punto strategico rispetto all’asse Assisi-Spoleto. E’ proprio nell’ideale linea che congiunge la città di Assisi a quella di Spoleto che si trovano, infatti, alcune tra le più interessanti mete turistiche dell’intera regione. Tali mete, adatte a soddisfare anche il visitatore più esigente, in cerca di attrattive culturali di indubbio valore ma anche di specialità gastronomiche e vedute paesaggistiche, sono facilmente raggiungibili da Poreta. La località infatti si trova in una zona collinare protetta che offre un paesaggio intatto e armonioso, ma allo stesso tempo dista pochi chilometri dalla via Flaminia, che parte da Roma e attraversa l’Umbria e le Marche sino a giungere a Fano, collegandola ad un’efficiente rete stradale.
Il secondo fattore decisivo è dato dalla particolare morfologia di questa zona caratterizzata da numerose colline, dominate da boschi e morbidi rilievi, che possono raggiungere i 500-600 metri di altitudine. Sulla sommità o lungo i pendii delle colline smussate e modellate dall’azione erosiva del tempo, che si affacciano sulla Valle Umbra, sono arroccati alcuni antichi e suggestivi borghi fortificati, Castelli turriti, piccole chiese e abitazioni rurali isolate, immerse nel verde.
Terzo e forse più importante fattore di questa zona è dato dalla presenza degli oliveti coltivati lungo i pendii, con i caratteristici terrazzamenti e muretti a secco che rendono unico il paesaggio umbro.
Luoghi da visitare intorno a Poreta
Assisi
35 km circa da Poreta, adagiata su di un declivio, Assisi appare allo sguardo del visitatore con il suo imponente complesso francescano. Di origine romana, Assisi divenne, a cavallo tra XII e XIII secolo, un importante centro culturale. Nota soprattutto per aver dato i natali a San Francesco, la città umbra rappresenta tutt’oggi una delle maggiori risorse culturali della Regione, ed è particolarmente ricca anche di artigianato locale e ottime specialità enogastronomiche. La città conserva intatto il proprio fascino medievale, ed è dominata dalla grande Basilica dedicata al Santo nella quale sono ottimamente conservati affreschi di Giotto, Cimabue e Simone Martini. Di grande interesse, oltre alla bella Piazza del Comune e al trecentesco Palazzo dei Priori, la Basilica di Santa Chiara, eretta nella seconda metà del Duecento.
Spello
25 km da Poreta, situata a quasi 300 metri sul livello del mare, sulle pendici meridionali del Monte Subasio, questo antichissimo borgo costruito con la pietra calcarea dello stesso monte presenta alcuni tra i più suggestivi scorci panoramici dell’intera Umbria. Sono assolutamente da visitare la Chiesa di Santa Maria Maggiore, che contiene al proprio interno un ciclo di affreschi di Pinturicchio, e la vicina Chiesa di Sant’Andrea. Assolutamente da non perdere, in occasione della domenica del Corpus Domini, la festa con la quale le vie cittadine vengono cosparse da petali di fiori.
Foligno
20 km da Poreta, per la sua strategica posizione di centralità rispetto all’Umbria, Foligno è un intenso crocevia di turisti. Città di origine romana, Foligno conserva alcuni tra i più bei palazzi di tutta la regione. Da visitare il Palazzo dei Trinci, oggi sede della Pinacoteca e del Museo Archeologico, il Duomo e Palazzo Orfini. Da vedere, la seconda domenica di settembre, la cosiddetta Giostra della Quintana, un corteo in costumi locali al quale segue un entusiasmante torneo a cavallo.
Bevagna
23 km da Poreta, vicinissima tanto a Montefalco quanto a Foligno, questo borgo ci accoglie con la sua cinta muraria e i suoi rudi bastioni. Anche se di origine romana, Bevagna conserva tutt’oggi un aspetto assolutamente medievale. Dalla bellissima Piazza Filippo Silvestri, attorno a cui si ergono le tre chiese di San Silvestro, San Michele Arcangelo e Santi Domenico e Giacomo. Nell’ideale scenario medioevale di Bevagna, si svolge tutti gli anni nell’ultima decade di giugno, una manifestazione chiamata “Mercato delle Gaide” Tutte le strade le piazze, le botteghe e si animano di personaggi in costume che ripropongono vecchi mestieri, mentre nelle taverne vengono proposte antiche ricette.
Montefalco
16 km da Poreta, antico borgo di epoca romana a 10 km a sud di Foligno, Montefalco divenne, tra Medioevo e Rinascimento, uno dei centri più stabili e ricchi del centro Italia. La bellissima Chiesa di San Francesco, che ospita opere di Benozzo Gozzoli ed è sede del Museo Lapidario e della Pinacoteca comunale, e la Chiesa di Sant’Agostino, uno dei migliori esempi di arte gotica dell’Italia centrale, sono le mete artistiche più interessanti. Anche se la vera attrattiva del luogo è il famoso Sagrantino, uno dei più rinomati e famosi vini della zona.
Trevi
9 km da Poreta, antico borgo di origine romana (di cui si conservano ancora i resti delle antiche mura), ricostruito in epoca medievale. La pianura antistante è completamente ricoperta da uliveti, che hanno fatto di questo ameno luogo uno dei punti di maggior sviluppo dell’arte della coltivazione dell’olio. La parte medievale della piccola cittadina si è miracolosamente mantenuta intatto: il Palazzo Comunale, ristrutturato in epoca rinascimentale, quando Trevi godette di grande potenza, le chiese del Crocefisso e di Santa Croce. Interessante è, nel mese di ottobre, la Sagra del sedano nero, una particolare forma di sedano, ora Presidio Slow Food, che cresce solamente nei terreni umidi circostanti alle Fonti del Clitunno. A qualche km a sud di Trevi si trova la chiesetta romanica di Sant’Arcangelo, immersa nel verde degli ulivi e dei boschi.
Fonti del Clitunno
4 Km da Poreta, subito dopo Trevi lungo la Flaminia in direzione Spoleto, si trovano le Fonti del Clitunno, cantate, per la loro innegabile bellezza, da poeti come Plinio, Byron, Goethe e Carducci. Un tempo navigabili fino al Tevere, le Fonti conservano intatti i salici e i pioppi che le circondano, dando vita ad un luogo estremamente evocativo. Qualche km dopo troviamo Campello sul Clitunno (3 km da Poreta), tipico esempio di borgo medievale dominata dal bel Castello di Campello, e da Lenano, piccolo centro dove si possono ammirare affreschi del XV secolo nella Chiesa di San Lorenzo.
Spoleto
12 Km da Poreta, raggiungibile agilmente grazie alla Flaminia, che costeggia Poreta e arriva sino a Roma, là dove la Valle Umbra si restringe si apre la bellissima città di Spoleto, sede del famoso Festival dei Due Mondi. Sovrastata dalla Rocca e posizionata su di un colle ripidissimo, anche Spoleto conserva, almeno a prima vista, la propria indiscutibile impronta medievale. A ben guardare, tuttavia, emergono stili diversi che testimoniano l’antico e glorioso passato della città: così il Duomo, con il prospetto di origine romanica, il portico di epoca rinascimentale e i successivi interventi del XVII e XVIII secolo. Su Piazza Garibaldi si apre la bella chiesa romanica di San Gregorio Maggiore, mentre proseguendo si arriva alle chiese di San Nicolò (1304) e di San Domenico (seconda metà del Duecento). Assolutamente da visitare è il Teatro Nuovo, costruito tra il 1854 e il 1864 e ora sede della Fondazione del Festival dei Due Mondi. Il palazzo Comunale, edificato intorno al XIII secolo, ospita ora la Pinacoteca Comunale, composta da sei stanze nelle quali è possibile ammirare opere di grande interesse artistico e storico.